Aldo Pompermaier - attività politica e istituzionale | ||||||||
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Trento, 17 novembre 2011 Passano gli anni e mi pare che l'esigenza del difensore ambientale (diverso da quello civico) sia ancora forte e di recente lo si è visto dall'intervento sull'Adige del presidente delle Acli Arrigo Dalfovo. L'indimenticato Ruben Frizzera, dalle colonne dello stesso giornale, ancora nel novembre 2000, lanciava l'allarme ambientale ed auspicava «l'idea di prevedere con apposita legge l'istituzione di un organo, di un ufficio, che svolga la funzione di sensore e amplificatore di ogni specie di problematica in materia ambientale. Un organo non burocratico ,non politico…». Ruben lo volle chiamare «difensore dell'Ambiente» e lo propose in quanto convinto che «... l'ambiente è un malato che non solo non si decide a guarire, ma le cui condizioni, anzi, destano sempre più viva e giustificata preoccupazione». Il presidente Dellai alla proposta di Frizzera perentoriamente replicava: «Non ci serve un difensore dell'ambiente». Prendo lo spunto dall'intervento di Dalfovo, ma anche per dare una risposta ad un successivo intervento sull'Adige della signora Angelina Pisoni. Siamo in tanti ormai ad essere convinti che questo modello di sviluppo basato su una crescita infinita (se si smette di comprare va tutto a rotoli) senza minimamente pensare che risorse sia di materie prime che alimentari non possono essere sufficienti per un pianeta «finito», senza che lo sviluppo non sia a scapito dell'ambiente. La crescita fine a se stessa ormai non convince più. Servono leader che sappiano coniugare i profitti aziendali con la sostenibilità. Attenzione perché il Trentino non può essere considerato come isola felice. Ecco perché la nostra nuova forza ecologista e civica che vedrà la nascita alla Convention di Roma il 26 e 27 novembre prossimi , anche aiutata da tutti coloro che vorranno dare il loro contributo, si impegnerà a formulare un provvedimento legislativo da proporre in consiglio provinciale che vada nell'indirizzo di istituire questa figura di «difensore dell'ambiente» affinché la nostra terra sia sotto osservazione continua. La chiamerei, e per questo mi rivolgo anche al secondo proponente, Arrigo Dalfovo, «legge Ruben Frizzera» in memoria di un grande personaggio che oggi ancora ci manca. Aldo Pompermaier |
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